I Premiati al “Città del Tubenna”: Angela Furcas, Maurizio Pintore, Franco Nicolino, Gerardo Malfeo. Benemerenze a Luciano D’Elia e Giuseppe Barra.

Sezione poesia – Angela Furcas,  poetessa di origine sarda residente a Giffoni Sei Casali,  laureata in lingue e letterature straniere moderne, ama e coltiva la poesia che considera l’anima di tutte le Arti.
Nella sua raccolta di poesie “Anime di vento” scrive: “ho inseguito la poesia ogni giorno senza trovarla.”
Per la giuria del Premio, presieduta da Rosa Cascio, non è così. La sua poesia è nata con lei. E’ nel suo sguardo dolce e sognante, nel garbato sussurro del suo parlare, nella forza della apparente fragilità. La poesia della Furcas è come un ristoro dell’anima, è coma una melodia musicale ritmata dall’eco dei ricordi che, trasportati dalla passione della sua anima di vento, evocano sogni di tempi lontani mai dimenticati, anzi gelosamente custoditi nel prezioso scrigno della memoria.
Leggere la poesia di Angela è levitare, ascendere verso quella sublime meta di fede cristiana che la sostiene e ispira la sua arte poetica.

 

Sezione Narrativa – Maurizio Pintore, medico responsabile della U.O. Dipartimentale di terapia del dolore dell’Asl di Salerno, autore del libro “Tutto qui” che, secondo lui,  è “Frutto di una passione ‘semplice ed ingenua’ che mi ha portato a mettere su carta una raccolta di racconti brevi in chiave emozionale su cui riflettere, con cui ridere, o conoscere, ricordare qualche personaggio”.
Per la giuria del Premio, invece,  è la narrazione delle radici di un borgo attraverso il sapiente ricordo di vicende e personaggi che  proiettano il lettore a rivivere una dimensione di comunità più schietta e veritiera, regalando con la sua semplicità di linguaggio momenti di vita che offrono la giusta emozionalità per un sorriso, una riflessione, una memoria.

 

 

Sezione Saggistica  – Franco Nicolino, nato e residente a Bellizzi, docente di Estetica e Semiotica all’UNISA, è autore di diversi libri e collaborazioni a riviste e volumi colletttivi. La sua prodzione saggistica e poetica è stata gratificata con diversi premi mazionali.

Nel suo libro “La prudenza che rimorde”, raccolta di saggi in poesia,  una “frustata” al potere politico-sociale che costringe  a usare la prudenza per difendersi da situazioni disagevoli, Francesco Nicolino (più noto col nome Franco) evidenzia alcune delle tante situazioni che coinvolgono un po’ tutto e tutti a “rinunziare” o ad essere prudenti per “comodità”.
Il gabbiano che preferisce fare il pollo da cortile per paura della risacca, l’uccello che vive in gabbia rinunziando a volare libero nel cielo con lo stupore del bambino che di ciò chiede il perché al papà, sono testimonianze di scelte indotte forzatamente.
Il tutto è presentato con forte sarcasmo tra le cui pieghe si inseriscono, a volte, immagini, di notevole bellezza poetica, che si scolpiscono nella emozionalità di chi legge.

 

Sezione Arte – Gerardo Malfeo maestro cestaio, vive e lavora a Giffoni Valle Piana,  si occupa di cesteria tradizionale campana, cesti artistici, corsi di cesteria, coltivazione e ripopolamento di salice, che è il materiale principe della sua vasta produzione.

Le creazioni artritiche del maestro cestaio Gerardo Malfeo mostrano di come si possa essere contemporanei pur  alimentando le nostre radici, la nostra tradizione. Esse sono frutto di ingegno, capacità manuale e passione che all’unisono infondono vita a un prodotto unico  e   perpetuano un’arte antica, l’intreccio, che non è parte inscindibile della nostra avventura umana e territoriale. I suoi lavori riflettono l’interiorità di una comunità intera, perché sono una complicità di passioni,  perché offrono  un po’ di poesia a coloro  che li acquistano, perché  contribuiscono a regalarci quelle  piccole felicità spesso impercettibili che riempiono la nostra vita.

 

Nel corso delle due serate di iniziative del Premio “Città del Tubenna”, consegnati anche attestati di benemerenza a:

 

al Maestro Luciano D’Elia, che la con la ensemble vocale e strumentale “Salerno Classica” è da anni protagonista musicale delle inziative volte alla valorizzazione del monte Tubenna e del territorio Picentino.

 

 

 

al Cav. Giuseppe Barra, per la intensa attività di scrittore, storico, editore, animatore e divulgatore di arte e cultura in ogni sua forma.

 

 

 

 

Il Premio nasce nel 2004 per iniziativa della Pro Loco di San Mango Piemonte, in collaborazione con il Centro Studi “Life & Go” e il coinvolgimento degli Enti Locali posti alle falde del Monte Tubenna,  con l’intento di incentivare ed affermare la creatività artistica e culturale per una valorizzazione territoriale attraverso le nobili arti.

Le prime edizioni erano inserite all’interno del programma di attività per la conservazione del rito dei falò sanmanghesi, che si concretizzavano, come da tradizione, il 7 dicembre di ogni anno.

Per la prima edizione, montematica, svoltasi il 7 dicembre 2004, furono assegnato attestati di benemerenza a:   Michele Cioffi,  Biagio Napoletano,  Gerardo Palmieri  ed   Antonio Roma  
(studiosi e ricercatori di storia picentina)
per aver contribuito in modo tangibile e duraturo a rafforzare l’identità storica della nostra comunità con il loro instacabile operato culturale, frutto di grande nobiltà d’animo e ricchezza morale messe al servizio del territorio.

Nelle successive edizioni inserite sempre nell’ambito delle inziative a favore della tutela e promozione delle tradizioni locali, sono stati premiati per la instancabile e spontanea disponibilità della loro arte, frutto di grande nobiltà d’animo e ricchezza morale, posta al servizio del territorio:  il Presidente Associazione “Amici dell’Arte” Pietro De Rosa; i maestri di pittura: Gerardo Esposito, Romeo Lembo, Alessio Tesauro, Laura Bruno, Concetta Carleo, Romeo Lembo,  Giorgio Della Monica; i poeti: Carmine Bilotti, Raffaela Cerino, Elia Nese.

Da nove anni circa il premio di arte e cultura “Città del Tubenna” trova il suo epilogo col Concerto sotto le stelle che si tiene nella notte di San Lorenzo, 10 agosto, nella navata centrale dell’abazia benedettina sita sul panoramico pianoro del monte Tubenna.

 

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