Fino al 2019 le Pro Loco sono state romantiche sentinelle a custodia di un patrimonio immateriale immolato a poco poco sull’ara delle spinte globalizzanti.
Il Covid19 ha risvegliato nelle coscienze valori ed identità obliate dall’esterofilismo esagerato e smisurato. Quando la pandemia finirà si dividerà il nostro tempo in pre e post corona. Nel post corona ci sarà da ricostruire ciò che il pre ha distrutto, quello che la globalizzazione ha annientato.
Ci sarà da rivalutare il patrimonio immateriale e materiale della nostra Italia, delle nostre regioni, dei nostri borghi.
Le Pro Loco, custodi di cultura storia arte dei nostri borghi, espressioni delle identità delle nostre comunità, potranno avere il compito di accompagnare la rinascita socio economica del nostro bel Paese.
Non possono, e non devono, arrivare impreparate a questo appuntamento. Non possiamo tirarci indietro.
Per il bene dei nostri territori dobbiamo strutturare le Pro Loco ad essere pronte alla rivalorizzazione locale.
È un impegno che vale il futuro delle nostre generazioni.