Gita sociale a San Mango Cilento, itinerario socio culturale di scoperta e condivisione.

Domenica 30 settembre una delegazione della Pro Loco sarà a San  Mango Cilento, frazione di Sessa Cilento, per instaurare rapporti di interscambi culturali con la Pro Loco locale. Sarà un occasione per visitare un borgo cilentano ed approfondirne conoscenza, storia, tradizioni ed elementi di condivisione, quali la devozione verso San Magno.

Partenza ore 8.45 da San Mango Piemonte. Arrivo ore 10.00 a San Mango Cilento. Incontro con dirigenti Pro Loco locale e visita guidata alla frazione di Sessa Cilento per ammirare varie testimonianze del passato, come i campanile della chiesa vecchia palazzo Del Giudice, nonché la cappelle di S. Donato e della Trinità la nuova chiesa parrocchiale, il palazzo Feola e quello Verta nel rione Castagneta, ma anche per godere del tradizionale senso di ospitalità degli abitanti, e la genuinità delle tipicità alimentari che imprezioseranno il pranzo che si gusterà alle ore 13.30 presso un caratteristico locale del posto.

San Mango Cilento, il paese delle fresche sorgenti, è antico certamente più di quanto non dicano le carte che lo riguardano. Risale infatti all’anno 994 un diploma dei principi di Salerno Giovanni e Guaimario, col quale i medesimi confermavano al monastero di San Mango possedimenti e diritti. Il paese si estese nel tempo, fino ad occupare una parte cospicua della falda settentrionale del Monte Stella. La chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria degli Eremiti, risale al primo ventennio del 900. Il “campanaro” cinquecentesco, sfidati i secoli passati, si appresta ad affrontare quelli futuri con rinnovato vigore. Itinerario di visita farà sosta anche alla Valle dei Mulini ad acqua, un importante esempio di archeologia rurale. Esplorando le rive del torrente Sorrentino è stato costruito un vero e proprio percorso; una via dell’acqua e del grano che si estende da San Mango Cilento al fondo valle, nel punto in cui tale corso sfocia nella Fiumara, affluente del fiume Alento.

La visita si concluderà nel pomeriggio con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra le due Pro Loco per l’instaurazione di interscambi culturali.  Alle ore 20.00 si prevede il rientro a San Mango Piemonte.

Il borgo è una frazione di Sessa Cilento da cui dista un paio di Km ed è ubicato nel parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Sorge alle pendici del Monte Stella a 560 metri sul livello del mare. Le origini del paese risalgono al X secolo e la sua comunità si sviluppò intorno a un monastero dedicato a San Mango che favorì la colonizzazione dei terreni circostanti attraverso vantaggiosi contratti agrari per i contadini . Anche dopo la distruzione del monastero, la comunità non si disgregò ma continuò a vivere in quella località che prese successivamente il nome di San Mango. Oggi gli abitanti svolgono una vita tranquilla, fieri delle bellezze architettoniche che si trovano al centro del borgo come la nuova chiesa e i Palazzi signorili appartenuti a importanti casate quali i Mendoza, i D’Aquino e i Del Giudice.

L´abitato di S. Mango Cilento sorge alle falde del Monte Stelle, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, ad un´altitudine di 560 metri sul livello del mare. La sua esposizione verso settentrione, la freschezza delle acque di torrenti e fontane, la folta vegetazione circostante, rendono il paese un´ottima residenza nel periodo estivo. Ha una popolazione di circa 600 anime, costituita per lo piú da anziani. Tra le attivitá artigianali-industriali si segnala quella boschiva, favorita dalla ricchezza di boschi cedui della zona. Le origini dell´abitato risalgono al secolo X, come dimostra un antico diploma del 994, che testimonia la presenza di un monastero intitolato a S. Magno, fondato da monaci orientali e poi passato ai benedettini, i quali ebbero il merito di colonizzare la zona diffondendovi un contratto agrario molto vantaggioso per i contadini. Per vari secoli l´attivitá di questo monastero fu fiorente e si estese in larga parte del Cilento storico. Poi nel secolo XIV, per motivi che non conosciamo, il monastero scomparve e il villaggio assunse la definitiva denominazione di S. Mango, La vita religiosa si svolse intorno alla chiesa parrocchiale di S. Maria degli Eremiti, sorta nel secolo XV a poca distanza dai ruderi dell´antico monastero. Ancora oggi si puó ammirare il possente campanile di tale chiesa, che ai principi del Novecento fu abbandonata per l´attuale che si trova al centro del paese.  A reggere il feudo si alternarono varia casate, fra le quali anche quelle, di gran prestigio, dei Mendoza e dei D´Aquino, dei Del Pezzo e dei Sanfelice. Subentrarono infine, verso metá Settecento, i Del Giudice, i cui discententi vivono ancora nel magnifico palazzo settecentesco (oggi molto precario addirittura pericoloso per la stabilitá di una buona parte dell´edificio) ubicato lungo il corso principale del paese. Ai principi dell´ottocento S. Mango visse un´altro periodo di rilievo, questa volta nella storia politico-amministrativa, perché con l´attuazione della riforma voluta dai napoleonici, fu designato come capoluogo di un ampio Comune che abbracciava ben sette villaggi. La fase del Comune autonomo fu peró breve, perché col I gennaio 1834 il capoluogo fu trasferito nella vicina Sessa, di cui S. Mango divenne frazione. Dopo l´Unitá nazionale divenne protagonista della storia di S. Mango il fenomeno dell´emigrazione, che si indizizzó dapprincipio verso gli Stati Uniti d´America, dove tuttora é fiorente la rappresentanza dei sammanghesi. Nel dopoguerra invece l´emigrazione si diresse prima verso il Venezuela, poi verso i Paesi dell´Europa centrale. In ogni caso questi emigrati hanno conservato costumi e tradizioni del paese di origine e soprattutto il culto della patrona S. Rosalia, che é vivo fin dalla metá del Seicento.

 

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